La nostra storia

Il nome dell’azienda deriva pertanto dal nome della famiglia dei Canigiani, una nobile famiglia fiorentina che aveva acquistato questa proprietà nel 1480 allora con il nome di Querciola, per darla in dote alla figlia Alessandra.

Dopo circa 550 anni il destino ha voluto far tornare ad appartenere la Villa ad una donna di nome Alessandra! 

E l’amore per questo luogo vive in me fin dalla mia infanzia, con i ricordi delle vendemmie e dei carri tirati dai buoi.

Anche la mia è una storia che si tramanda di generazione in generazione.

L’azienda di circa 11 ettari fu infatti acquistata dal mio bisnonno Paolo Navone nel 1926. All’epoca veniva prodotto vino, olio e grano e c’era l’allevamento bestiame. Nel 1967 la Fattoria passò poi a mia nonna Paola Navone, sposata Calligaris, che però diede in gestione l’azienda nel 1975. In quegli anni fu impiantato un vigneto specializzato.

Dal 1990 se ne occupò mio padre, all’epoca c’erano 7 ettari di vigneto e un po’ di oliveta.

Nel 1994/5 fu espiantato il vigneto e scelto di implementare l’oliveto. Nel 1996 ho incominciato ad occuparmene personalmente ed ho iniziato ad impiantare oltre 3 ha di oliveta.

Fin da subito ho fatto la scelta di impianti monovarietali, all’inizio solo cipressino e frantoio, poi nel 2018 aggiungendo maurino e leccio del corno. Nello stesso anno ho iniziato a frequentare corsi per assaggiatori di olio, percorso ultimato nel 2019 anno in cui sono stata iscritta nell’elenco dei tecnici assaggiatori di olio della camera di Commercio di Firenze.

L’azienda ha partecipato a diversi concorsi posizionandosi al primo posto nel Concorso Montiferru con il nostro monovarietale Frantoio biologico, ed entrando nella selezione “Leone d’oro international” sin dal 2021 sia per il Frantoio che per il Cipressino.

Nel 2023 è entrata come finalista sempre con il Leone d’oro, per il monovarietale Cipressino biologico.

Dal 1999 la produzione del nostro olio extravergine d’oliva è certificata biologica.

Dal 2020 abbiamo iniziato la produzione di liquori. Dalle bacche di Mirto produciamo anche una confettura ottima in abbinamento a formaggi freschi, soprattutto robiola e ricotta. Abbiamo infine una piccola produzione di lavanda con la quale produciamo l’oleolito di lavanda.